L'impresa di Cipro e Roberto Sanseverino
Nell’autunno del 1464, Roberto Sanseverino, spinto dall’aspirazione a “gloria, honore e fama,” si rivolse a Francesco Sforza con una proposta audace: un’impresa militare verso Cipro, per portare “el vostro stendardo fine in Levante.” Il sogno di nuove conquiste brillava negli occhi di Sanseverino, che immaginava lo stendardo sforzesco sventolare sul Mediterraneo.
Ma la risposta dello Sforza arrivò fredda e tagliente, come una lama d’autunno. In una lettera datata 5 novembre, lo Sforza scrisse con tono irrisorio:
“Non saperessimo se non laudare et commendare grandemente questo tuo animo et pensiero, per l’honore reputatione et bene che ne porria seguire, et nuy te gli adiutaressimo sempre de bona voglia, perché non mancho havemo ad caro el bene et honore tuo cha te medesmo.
Ma [...] havendone scripto ad messer Alberico Maletta nostro consigliere che è in Franza [...] pare per la risposta che’l ce fa che esso duca attende ad altra pratica che la toa et zoè ad una pratica del Soldano [...]
Lasciando così intendere che la proposta di Cipro non avrebbe ricevuto supporto. Tuttavia, concluse con apparente affetto: “faremo sempre per te como per figliolo.”
Senza scoraggiarsi, Sanseverino cercò nuove alleanze e ripropose l’impresa a Luigi di Savoia.
Inserisci un Commento