Elmetto ritenuto del Sanseverino
Nel XV secolo, l'elmetto rappresentava sicuramente tra la piĆ¹ caratteristica protezione in uso tra i cavalieri italiani.
Questa protezione, che avvolgeva completamente la testa, era composta da una calotta con un rinforzo separato sulla fronte, paragnatidi aderenti fissati ai lati e una visiera. L'elmetto veniva spesso indossato insieme a una difesa facciale aggiuntiva chiamata 'baviera', che aveva il compito di rinforzare la protezione della parte inferiore del volto e il collo, impedendo alla visiera di aprirsi in risposta a colpi nemici. La baviera veniva fissata attorno all'elmetto e si chiudeva nella parte posteriore. Sul retro dell’elmetto alla base della calotta era presente una rotella piĆ¹ o meno sporgente, si pensa che la sua funzione fosse quella di proteggere le cinghie di fissaggio della baviera e la chiusura dei paragnatidi presenti nella parte posteriore.
L'elmetto era un elemento dell'equipaggiamento dei cavalieri italiani talmente iconico che in alcuni documenti dell'epoca, le unitĆ di cavalleria venivano identificate con il termine di 'elmetti'.
Di seguito alcune immagini di un elmetto attribuito a Roberto Sanseverino, conservato presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo (inv. VI 11) a Roma.
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