Cosa Significava Essere un Condottiero nel Rinascimento?
Il termine condottiero deriva direttamente da condotta, il contratto con cui un comandante veniva assunto e "condotto" agli stipendi di un Signore o di uno Stato per un periodo specifico.
I primi esempi di condotta risalgono al XIV secolo; tra i pionieri troviamo Alberico da Barbiano, il primo condottiero a creare una compagnia arruolando ex compagni d'armi, nuovi reclute, amici e parenti per rafforzare la coesione del gruppo. I soldati dipendevano dal loro Capitano, il quale li armava e li pagava personalmente.
Possiamo considerare la condotta uno dei primi contratti di lavoro della storia, con due tipologie principali: a "soldo disteso" o "mezzo soldo". Con il primo tipo, il Capitano operava sotto il diretto comando del Signore; con il secondo godeva di maggiore autonomia, ricevendo però una paga ridotta.
La condotta stabiliva anche condizioni di pagamento, numero di uomini da arruolare e tipo di armamento da mantenere, sia in guerra che in pace. La durata del contratto era solitamente di sei mesi, più sei mesi opzionali chiamati "ferma," durante i quali l’attività era minore. Dopo la ferma seguiva un periodo di rispetto, in cui il condottiero non poteva schierarsi contro il suo precedente datore di lavoro.
Un altro accordo, chiamato raccomandigia, permetteva di estendere la condotta anche in tempo di pace, garantendo la protezione dei territori. Un anticipo, o prestanze, copriva le spese iniziali, mentre i soldati del condottiero venivano "mostrati" e registrati da funzionari dello Stato.
Inoltre, il contratto definiva la divisione del bottino e dei prigionieri: i beni mobili spettavano agli uomini del condottiero, mentre le terre e i prigionieri di rilievo erano consegnati allo Stato. La crescente importanza dei condottieri portò all’ascesa di famiglie e piccole dinastie, che spesso miravano a ottenere terre e titoli nobiliari.
Tratto distintivo del condottiero del XV secolo era la vanità , esibita attraverso araldica e motti. Poeti e scrittori li ritraevano come eroi epici, elevandoli da semplici mercenari a simboli delle proprie terre.
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