La Disfida di Leonetto Sanseverino
Era un caldo giorno di luglio del 1420. Mentre il sole illuminava il campo d’assedio, Leonetto Sanseverino ricevette l’ordine di partire per la Valle di Diano, dove lo attendevano avversari fedeli a Giovanna II. Tuttavia, un impulso – forse un presagio – lo trattenne per un altro giorno. E quel giorno non sarebbe stato come gli altri.
Al calare della mattina, un rombo di cavalli scosse il campo: i difensori di Napoli avevano lanciato una sortita inaspettata, e Leonetto non poteva tirarsi indietro. Con il fuoco dell’onore cavalleresco che gli ardeva nel petto, uscì allo scoperto e gridò la sua sfida: “Chi tra voi, uomini di Napoli, è disposto a rompere due lance e a correre due scontri con me, per la gloria e il valore?”
Il campo rimase in silenzio per un istante che parve eterno, finché la figura di un uomo emerse tra i difensori: era Caraffello Carafa, fiero e determinato, che accettò la sfida. La tensione crebbe, e i cuori dei presenti batterono all’unisono mentre i due cavalieri si fronteggiavano, pronti a incrociare le lance in un duello che sarebbe rimasto nella storia.
Come si concluse quella sfida? Chi tra i due cavalieri lasciò il segno più profondo in quella giornata di ferro e coraggio?
Scoprilo nel libro Roberto Sanseverino. Condottiero del Rinascimento italiano tra arte militare e politica di Eugenio Larosa, e immergiti nel racconto delle gesta di Leonetto, padre del grande condottiero Roberto Sanseverino.
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