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Alessandro Sforza condottiero e signore di Pesaro

 Alessandro Sforza condottiero e signore di Pesaro

Alessandro Sforza: Il Condottiero e Mecenate di Pesaro
1409-1473

Alessandro Sforza, nato a Cotignola nel 1409, era il più giovane dei figli illegittimi di Muzio Attendolo Sforza e della nobildonna Lucia di Torsciano. 

Cresciuto tra Napoli e Ferrara, Alessandro non immaginava che il destino lo avrebbe presto portato a imbracciare le armi. Alla morte del padre, Alessandro, appena quindicenne, si unì al fratello maggiore Francesco per la conquista della Marca di Ancona, guadagnandosi il titolo di vicemarchese nel 1433.

Il giovane condottiero presto si distinse sul campo, partecipando alle lotte nella Marca e nel Regno di Napoli. 

Nel 1444 sposò Costanza da Varano, la cui dote includeva la città di Pesaro. Tuttavia, Alessandro non fu un signore che restava confinato nella propria città: il suo ruolo era al fianco di Francesco, con il quale partecipò a vittorie cruciali come quella di Caravaggio e all’insediamento dello Sforza come duca di Milano.

La sua vita fu segnata da perdite e alleanze: dopo la morte della prima moglie, sposò Sveva da Montefeltro, sorella di Federico da Montefeltro, rafforzando il suo potere e allargando la sua influenza. Alessandro non era soltanto un uomo d’armi, ma anche un politico accorto: ottenne il titolo di Gran Conestabile e luogotenente generale nel Regno di Napoli dopo aver contribuito alla resa di Iacopo Piccinino nel 1463.

Dopo la morte di Francesco, Alessandro si schierò al fianco di Bartolomeo Colleoni per sostenere i fuoriusciti fiorentini, scontrandosi anche con il nipote Galeazzo, il nuovo duca di Milano. 

Questa frattura si ricompose nel 1470, quando Alessandro ottenne il titolo di luogotenente ducale.

Alessandro morì il 3 aprile 1473 per una crisi respiratoria mentre si trovava nell’osteria della Fossa, nel Ferrarese. 

Il suo corpo riposa nella chiesa di San Giovanni Battista a Pesaro. Il figlio legittimo, Costanzo, ereditò titoli e possedimenti, proseguendo il lignaggio Sforza a Pesaro.

Nonostante la sua vita da condottiero, Alessandro fu anche un mecenate e amante della cultura. 

A Pesaro lasciò un’impronta indelebile, fortificando la città, costruendo palazzi e raccogliendo manoscritti da tutta Italia e dall’estero, che avrebbero reso la sua biblioteca celebre per molti anni.

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